Quando si pensa all’Information Technology non si può fare a meno di immaginare un mondo in costante aggiornamento, contraddistinto da delle date ben precise relative alle creazioni che hanno sensibilmente cambiato e influenzato il nostro modo di lavorare e vivere, e senza che vi sia un futuro termine a tale evoluzione. Sembrerebbe tutto rose e fiori, unicorni e minipony, eppure nella dura vita del tecnico IT, tali aggiornamenti spesso non sono visti di buon occhio dagli utenti; soprattutto non vengono colte le motivazioni per le quali essi, non obbligatori ma consigliati, vadano fatti e non visti soltanto come un’ulteriore spesa. Oltre all’aspetto economico, un altro grande freno per gli utenti è rappresentato da quella che possiamo definire una poca “elasticità mentale” o “capacità di adattamento” e che si manifesta in particolare quando proponiamo un upgrade del sistema operativo (S.O.).
Aggiornamento lungi da me
“Ah ma a me avere l’ultimo modello non interessa!” oppure “Ho fatto una fatica ad adattarmi a Windows 8 e ora mi vuoi proporre di cambiare?!” o ancora “Noooo, Windows 10 no, ho sentito dire che non funziona bene…”. Si tratta delle più comuni risposte che ci vengono date quando proponiamo l’aggiornamento del S.O. Non si tratta di fare i fighetti con l’ultimo modello oppure pensare che vi sia un totale stravolgimento della grafica e delle funzioni a cui siamo stati abituati al solo scopo di fare soldi: l’aggiornamento deve essere visto come una miglioria necessaria se vogliamo svolgere al meglio la nostra attività lavorativa o comunque utilizzare il PC nella routine domestica, perché è vero che i PC hanno sensibilmente agevolato la realizzazione di molte operazioni quotidiane, ma è ancor più vero che esistono delle vulnerabilità che il lato oscuro dell’IT è pronto a sfruttare con attacchi sempre più sofisticati, in questo caso proprio per fare soldi.
Una questione di sicurezza…informatica
Entra quindi in gioco un tema sul quale ci battiamo molto che è quello della sicurezza informatica. È il primo motivo per cui è importante l’aggiornamento del S.O.: a ogni update vengono risolti i bug e le falle presenti nella versione precedente. Nel caso in cui un hacker scoprisse il problema lo potrebbe sfruttare per effettuare un attacco. Con la nascita dei nuovi S.O. è normale aspettarsi che le relative case madri abbandonino progressivamente il supporto per le versioni precedenti e quando non vengono più emesse le patch di sicurezza per tali S.O. obsoleti scatta la vulnerabilità che fa tanto gola agli hacker.
Ogni volta che viene rilasciato un aggiornamento importante vengono introdotte nuove funzionalità che non erano presenti nelle versioni precedenti. Nella maggior parte dei casi si tratta di nuovi programmi o applicazioni molto utili nella vita di tutti i giorni e che possono semplificare alcune azioni. Seguono la medesima logica le software house che per tenere il passo dei principali sistemi operativi rilasciano programmi aggiornati compatibili con gli ultimi S.O. e via via non più compatibili con quelli vecchi. Tra le intenzioni delle case madri che rilasciano gli aggiornamenti dei S.O. vi è inoltre il miglioramento delle prestazioni del dispositivo sul quale verrà installato.
Protetti – al passo coi tempi – veloci: ecco perché ti proponiamo l’aggiornamento del sistema operativo