Una delle prerogative della nostra attività, sia quando ci rivolgiamo ai privati consumatori sia alle aziende, è quella di proporre beni e servizi che rispecchino un elevato standard di qualità sotto tutti i punti di vista. Programmi preformanti, soluzioni complete ma di facile utilizzo, prodotti aggiornati. In quest’ottica, quando effettuiamo delle forniture hardware/software oppure quando ci troviamo a svolgere degli interventi di riparazione ci accertiamo sempre che il dispositivo su cui stiamo mettendo le mani sia, appunto, aggiornato, ossia disponga dell’ultima versione di sistema operativo esistente. Essendo la nostra attività partner Microsoft, controlliamo quindi che sulla macchina sia presente il sistema operativo Windows 10.

 

Windows 10 supera Windows 7

Dopo tre anni dal suo lancio, proprio Windows 10  ha raggiunto un importantissimo traguardo, ossia quello di essere il sistema operativo più diffuso al mondo sui PC desktop, riuscendo a superare Windows 7. Da dicembre Windows 10 detiene oltre il 39% della quota di mercato dei sistemi operativi desktop (un valore complessivo di oltre 700 milioni di dispositivi), contro il 37% circa di Windows 7.

 

2020: fine del supporto per Windows 7

Sicuramente, ad aver influenzato questa tendenza vi è stata la dichiarazione da parte della casa madre circa il supporto nei confronti di Windows 7, il quale cesserà a gennaio 2020. Ciò significa, come è già accaduto in passato con altri sistemi operativi, che Microsoft non rilascerà più aggiornamenti per Windows 7 mirati a migliorare le performance dello stesso e volti a dare una maggiore protezione ai dispositivi su cui gira. È da questa prerogativa, e in particolare in un’ottica di sicurezza, che parte il nostro invito ad aggiornare il sistema operativo. Considerata quindi l’evoluzione che le minacce informatiche subiscono giorno dopo giorno, diventando sempre più sofisticate, è davvero il caso di rinunciare alle patch mensili di Microsoft?