Se hai dai 20-25 anni in su sicuramente ti ricordi di quando, nell’ambito degli studi scolastici, ti venivano commissionate le ricerche. Più nello specifico, il ricordo che ti rimarrà certamente indelebile nella memoria è il ricorso a quei pesanti libroni che alloggiavano (e si impolveravano) sugli scaffali di casa. Consultare l’enciclopedia per svolgere il tuo compitino era una prassi più che normale, vero?! E sicuramente in quelle occasioni cercavi e ottenevi risultati esclusivamente per l’argomento di interesse. E oggi? Cosa accade nell’era digitale dove le informazioni sono reperibili online? Per quanto la ricerca possa essere specifica non si sa mai in cosa ci può imbattere. È quindi lecita la preoccupazione riguardante i contenuti che possono consultare i giovani studenti in risposta alle loro ricerche.
Kiddle e Google SafeSearch per proteggere i giovani ricercatori
In risposta a tale preoccupazione, già da qualche anno si è diffuso Kiddle: un motore di ricerca visivo pensato per bambini e basato su un sistema di ricerca sicuro. In Italia Kiddle è poco conosciuto poiché è localizzato solo in inglese. Come possiamo correre ai ripari? Sfruttando la medesima tecnologia su cui si basa Kiddle, ossia Google SafeSearch: un filtro pensato da Google per ottenere una navigazione sicura. Strumenti utilissimi, ma è bene precisare fin da subito che non garantiscono una precisione e una protezione al 100% ed è pertanto consigliato assistere comunque i ragazzi nelle loro ricerche (la persistenza di contenuti espliciti nonostante il ricorso a questi filtri può essere in ogni caso essere segnalata).
Come si attiva SafeSearch
L’attivazione di SafeSearch può produrre risultati meno pertinenti ma “sicuri”, al contrario, è più probabile ottenere il risultato sperato ma col rischio di incappare in contenuti espliciti quando il filtro è disattivato.
SafeSearch è attivabile per computer dalla pagina Impostazioni di ricerca: si tratta, molto semplicemente, di flaggare la casella “Attiva SafeSearch” e salvare l’operazione cliccando sul pulsante “Salva” in fondo alla pagina. La medesima operazione può essere svolta anche per i dispositivi mobili ricorrendo alle impostazioni della App Google o del browser che si utilizza.